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Durante la gravidanza avvengono delle modifiche sequenziali che coinvolgono i vari sistemi corporei delle donne, che sono fondamentali per accogliere il feto in crescita (Ritchie, 2003). L’osteopatia è una terapia dolce volta ad assecondare il corpo della donna ai cambiamenti che avvengono.
Con il progredire della gravidanza, le modifiche che si vengono a manifestare hanno un effetto profondo sul funzionamento quotidiano della paziente incinta. Tutte le modifiche sono fisiologiche ma possono portare la mamma a un sovraccarico, infatti questi cambiamenti intensi e mantenuti per tanto tempo possono alterare lo stato di salute (Ribeiro, Joao, Sacco, 2013). La gravidanza è un evento fisiologico che è in grado di cambiare tantissimi parametri in poco tempo e ha perciò un impatto multifattoriale dove ogni sistema è in grado di interferire e influenzare anche gli altri; il sistema muscolo scheletrico può rappresentare un filo conduttore e l’osteopatia può andare ad agire su questo per influire positivamente anche sugli altri sistemi.
Vediamo insieme gli adattamenti che il corpo della donna attua durante la gravidanza:
- All’inizio del primo trimestre (0-12 settimana gestazionale) il bambino cerca di farsi spazio nel corpo della mamma, la quale si adatta per accoglierlo. Iniziano ad esserci delle importanti modifiche strutturali come il bacino che assume una leggera retroversione, l’utero si ingrossa e inizia a verticalizzarsi e a livello muscolare vediamo una tensione dei muscoli flessori dell’anca (ileopsoas) e della componente addominale. Alla fine di questo trimestre il bacino inizia invece a portarsi in antiversione e le curve della colonna iniziano ad accentuarsi (Stone, 2007).
- Durante il secondo trimestre (13-24 settimana gestazionale) dal punto di vista biomeccanico troviamo le prime manifestazioni legate alla congestione, in parte di origine ormonale, in parte di origine meccanica. L’aumento del seno aumenta la cifosi dorsale e la lordosi cervicale, portando uno stress meccanico nella parte alta del torace. A livello muscolare si viene a manifestare una tensione a livello della linea alba e dei muscoli dell’addome (Stone, 2007)
- Nel terzo trimestre (25-40 settimana gestazionale) abbiamo maggior frequenza di sintomatologia come lombalgia, sciatalgia e dolore al cingolo pelvico. E’ il periodo di maggior sovraccarico per la donna, il baricento è spostato anteriormente per il peso della pancia, venendosi di conseguenza a instaurare un carico non più a livello delle anche ma a livello della sinfisi pubica (Stone, 2007).
Approccio osteopatico
La lombalgia e il dolore pelvico sono comuni in gravidanza e possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita della donna (Van Bentene et al., 2014). La lombalgia è caratterizzata da dolore tra la dodicesima costola e la piega glutea, mentre il dolore pelvico si manifesta tipicamente in prossimità delle articolazioni sacroiliache (Vleeming et al., 2008). Oltre al dolore, le donne con lombalgia o dolore pelvico riferiscono comunemente disturbi del sonno, difficoltà a partecipare alle normali attività quotidiane, significativo assenteismo dal lavoro e sintomi residui dopo il parto (Wang et al., 2004).
Il trattamento manuale osteopatico può essere utilizzato in varie fasi della gravidanza per integrare le cure ostetriche convenzionali (Lavelle,2012). È importante stabilire l’eziologia della lombalgia al fine di sviluppare ed eseguire un piano di trattamento. Da un punto di vista ostetrico, le controindicazioni al trattamento osteopatico sono pazienti in gravidanza con lombalgia che hanno sanguinamento vaginale non diagnosticato, gravidanza ectopica, distacco della placenta, pressione sanguigna elevata non controllata, trombosi venosa profonda non trattata, minaccia di parto pretermine (Tettambel, 2011).
Le sintomatologie che possono essere approcciate con un trattamento manuale osteopatico comprendono i più comuni dolori muscoloscheletrici sopra riportati come la lombalgia dove, a causa dell’edema per le influenze ormonali, l’osteopata può trattare i tessuti molli e bilanciare la componente legamentosa che si presenta maggiormente lassa, oppure l’approccio può riguardare le restrizioni articolari, mobilizzando le disfunzioni scheletriche (Franke et al., 2017). Altre sintomatologie per le quali è indicato il trattamento osteopatico sono nausea, cefalee, reflusso gastroesofageo, stitichezza, edemi declivi e tunnel carpale.
Riassumendo, dal punto di vista osteopatico si può agire:
- A livello strutturale valutando pelvi e colonna per facilitare i cambiamenti strutturali, sia a scopo preventivo che curativo.
- A livello circolatorio e linfatico, tramite tecniche viscerali e fluidiche, per migliorare il drenaggio sistemico e decongestionare gli organi pelvici.
Compito dell’osteopata è dunque quello di alleviare le più svariate problematiche che si possono presentare durante la gravidanza, donando alla futura mamma un benessere ed un equilibrio che le consentano di vivere questo periodo in maniera serena, anche accompagnandola ad un parto il più possibile naturale e privo di complicazioni.
Bibliografia:
-Franke, H., Franke, J., Belz, S. and Fryer, G. (2017) Osteopathic manipulative treatment for low back and pelvic girdle pain during and after pregnancy: A systematic review and meta- analysis. Journal of Bodywork and Movement Therapies, 21(4), pp.752-762.
-Lavelle, J. (2012) Osteopathic Manipulative Treatment in Pregnant Women. The Journal of the American Osteopathic Association, 112(6), p.343.
-Ribeiro, A.P., Joao, S.M.A., Sacco, I.C.N. (2013) Static and dynamic biomechanical adaptations of the lower limbs and gait patter changes during pregnancy. Women’s Health. 9(1); 99-108.
-Ritchie, J.R. (2003) Orthopedic considerations during pregnancy. Clin. Obstet. Gynecol. 46(2), 456–466.
-Stone, C. (2007) Visceral & Obstetric Osteopathy, Churchill Livingstone.
-Tettambel, M. (2011) Low Back Pain in Pregnancy. Foundation of Osteopathic Medicine.
-Van Bentene, E., Pool, J., Mens, J. (2014) Recommendations for physical therapists on the treatment of lumbopelvic pain during pregnancy: a systematic review. J Orthop Sports Phys Ther;44:464–73.
-Vleeming, A., Albert, H., Ostgaard, H. (2008) European guidelines for the diagnosis and treatment of pelvic girdle pain. Eur Spine J;17: 794–819.
-Wang, S., Dezinno, P., Maranets, I. (2004) Low back pain during pregnancy: prevalence, risk factors and outcomes. Obstet Gynecol Surv; 104: 65–70.
-Materiale didattico corsi di formazione Postgraduate – ISO
-Materiale didattico corsi di formazione Postgraduate – COME Collaboration.